Scegliere il terreno giusto per coltivare la marijuana è fondamentale per un raccolto di successo, sia indoor che outdoor. Scopri come selezionare il terreno migliore per le tue piante e ottimizzarne la crescita e lo sviluppo.

Perché è importante scegliere il terreno giusto per coltivare la marijuana?

Il terreno è il mezzo in cui le radici delle tue piante di marijuana cresceranno e si svilupperanno. Un terreno di qualità fornisce i nutrienti necessari, trattiene un’adeguata umidità e favorisce la salute delle radici, il che si traduce in piante più vigorose e una maggiore produzione di cime.

È importante tenere presente che non tutte le varietà di cannabis sono uguali, quindi la scelta del terriccio migliore può variare. La chiave è scegliere il substrato giusto per la varietà che si sta coltivando. Per farlo, considerate fattori come il clima locale, se si coltiva indoor o outdoor e altro ancora.

Tipi di terreno per la coltivazione della marijuana

Esistono diversi tipi di terreno disponibili sul mercato, ognuno con le sue caratteristiche e i suoi benefici:

1. Terreno preparato per la marijuana Questo tipo di terreno è specificamente formulato per la coltivazione della marijuana, con un mix equilibrato di nutrienti e materia organica per soddisfare le esigenze delle piante dall’inizio alla raccolta.

2. Terreno di coltivazione organico Il terreno organico è composto principalmente da materia organica, come compost, guano di pipistrello e torba, che fornisce nutrienti naturali e favorisce la salute del terreno e delle radici.

3. Terriccio per coltivazione idroponica Il terriccio idroponico è progettato per l’uso in sistemi di coltivazione idroponica, dove le radici delle piante sono immerse in una soluzione nutritiva anziché crescere nel terreno. Questo terriccio è progettato per trattenere l’umidità e consentire un flusso efficiente di nutrienti.

Come valutare la qualità del suolo

Quando si sceglie il terreno per coltivare la marijuana, tenere presente quanto segue:

    • Consistenza: Cerca un terreno sciolto e ben aerato che consenta un buon drenaggio e impedisca il ristagno idrico.
    • Contenuto di nutrienti: Verificare che il terreno contenga un mix equilibrato di macro e micronutrienti, come azoto, fosforo, potassio, calcio e magnesio.
    • PH: Assicurati che il pH del terreno sia compreso nell’intervallo appropriato per la coltivazione della marijuana, che generalmente è compreso tra 6 e 7.

Considerazioni per la scelta del terreno per uso interno ed esterno

    • Indoor: Nelle colture indoor, è importante scegliere un terreno che trattenga efficacemente l’umidità e fornisca una struttura leggera e ariosa per favorire lo sviluppo delle radici.
    • All’aperto: per le colture all’aperto, cerca un terreno ricco di sostanze nutritive e materia organica che favorisca una crescita sana delle piante e protegga le radici dalla disidratazione e dallo stress termico.

Substrato commerciale o substrato naturale?

Per la coltivazione, puoi optare per miscele di substrati commerciali già pronte all’uso. Tuttavia, se preferisci un approccio completamente naturale, è importante conoscere i diversi tipi di terreno disponibili, nonché i loro vantaggi e svantaggi: Il terreno sabbioso offre un ottimo drenaggio ma trattiene poca acqua. Quando viene annaffiato, anche i nutrienti, come l’azoto, vengono rapidamente dilavati. Il terreno sabbioso è facile da lavorare (arare, vangare, ecc.) ed è un’opzione valida per i coltivatori di cannabis. Se preferisci creare il tuo substrato naturale, puoi consultare questo blog su come preparare un super terreno.

Substrato leggero I terreni non fertilizzati hanno una tessitura grossolana e granulare fino a una profondità di 50 cm. Per questo motivo, trattengono pochi nutrienti e acqua. Questi terreni richiedono un miglioramento aumentando la presenza di fini nella loro struttura.

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    • Ha un pH acido.
    • Beneficia di un buon drenaggio, aerazione, elevata ossigenazione e facile manipolazione.
    • Tuttavia soffre di scarsa ritenzione idrica, per cui necessita di annaffiature frequenti.

Terreno Integrale I terreni fertilizzati sono composti da sedimenti clastici disorganizzati, ovvero limo, con particelle generalmente piccole o intermedie, non superiori a 0,05 mm. Presentano una buona capacità di ritenzione idrica senza compromettere il drenaggio, il che li rende facili da lavorare. Contengono minerali e sostanza organica che li rendono fertili. Ottimi per la coltivazione indoor.

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    • Particelle di medie dimensioni.
    • Ricco di minerali e sostanze nutritive.
    • Buona ritenzione idrica.
    • Drenaggio medio.

Terreno argilloso Con un’elevata capacità di ritenzione idrica e di dissipazione del calore, che li mantiene freschi. Tuttavia, durante le stagioni piovose, possono trattenere troppa acqua.

Questo può causare danni alle radici e parassiti, che possono compromettere la crescita delle piante di cannabis. Prendi in considerazione l’argilla espansa o la fibra di cocco di Hydro Rockz.

    • Composto da fini particelle minerali.
    • Pesante e compatto, il che lo rende difficile da maneggiare.
    • Ricco di nutrienti e minerali.
    • Trattiene bene l’acqua, ma il drenaggio è scarso.
    • PH elevato.
    • Ottimo per la coltivazione indoor

Terreni Calcarei Composti principalmente da calcare, derivante dalla fossilizzazione di organismi marini, sono molto versatili.

Drenano bene l’acqua durante la stagione delle piogge e la trattengono bene durante la stagione secca. Sono più rocciosi di altri terreni e hanno una grana più grossolana. Si trovano solitamente in zone con rocce calcaree o gessose, da cui il loro nome.

    • Hanno un’elevata alcalinità, che rende difficile l’assorbimento dei nutrienti.
    • Buon drenaggio.
    • Sebbene non siano i più adatti alla coltivazione della marijuana, possono essere migliorati con altri tipi di terreno.
    • Ottimo per la coltivazione indoor.

Terreni argilloso-limosi Composti da roccia sedimentaria, derivante dall’erosione di pietre per usura meccanica o variazioni termiche. Contengono una combinazione di argilla, limo, sabbia e materia organica in proporzioni simili.

Sono piuttosto fertili, con un’ottima capacità di trattenere acqua e sostanze nutritive, ma offrono anche un buon drenaggio e aerazione. Sono considerate eccellenti per la coltivazione della marijuana perché:

    • Il suo buon drenaggio e aerazione.
    • La sua capacità di assorbire e trattenere acqua e sostanze nutritive.
    • Si riscaldano rapidamente in primavera.
    • Sono resistenti alla siccità grazie alla loro capacità di trattenere l’acqua per periodi di tempo più lunghi.
    • Ottimo per la coltivazione indoor

Altri substrati La torba è un materiale organico di colore scuro, ricco di carbonio. Ha un aspetto spugnoso e leggero, con detriti vegetali visibili.

Spesso viene mescolata ad altri ingredienti per arricchirla e renderla adatta alla coltivazione. Esistono due tipi di torba: nera e bionda. Prendiamo in considerazione la torba Jiffy.

Come ottenere il terreno migliore per coltivare marijuana indoor?

Se hai pensato di coltivare in un terreno naturale, potresti scoprire che il terreno che hai non è il più adatto alla coltivazione della marijuana. In tal caso, dovrai migliorarlo per ottenere le condizioni necessarie in termini di consistenza, drenaggio, ritenzione idrica, pH, ecc. Per raggiungere questo obiettivo, dovrai utilizzare ammendanti come

Fibra di cocco La fibra di cocco agisce da isolante, ha un’ottima capacità di aerazione e protegge le radici dall’umidità in eccesso, prevenendo così la comparsa di parassiti o funghi. Si ricava dai gusci di cocco, che si trasformano in fibre leggere che garantiscono un’eccellente ritenzione idrica. Sono ideali per alleggerire i terreni compatti; se si desidera migliorare il terreno, è possibile aggiungere fino al 30% di fibra di cocco. Alcuni coltivatori, infatti, utilizzano la fibra di cocco, arricchita con nutrienti specifici, come substrato diretto. Si tratta di piccole sfere di roccia vulcanica, di colore bianco brillante, adatte a migliorare il drenaggio e l’aerazione del terreno. La perlite solitamente trattiene bene l’acqua; se si desidera arricchire il substrato con perlite, è possibile aggiungerne tra il 10 e il 15%. Non è necessario aggiungere troppo terreno perché il terreno potrebbe diventare troppo leggero e i nutrienti verrebbero eliminati con l’acqua piovana/irrigazione. Il terreno migliore per la coltivazione indoor

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Argilla Sono sfere di argilla espansa rotonde o irregolari, possono essere utilizzate come substrato e hanno molte applicazioni in orticoltura, a volte vengono utilizzate a scopo ornamentale. Le sfere di argilla espansa vengono utilizzate come substrato inerte, pure o miste, per la coltivazione idroponica.

Conclusione

Scegliere il terreno giusto per coltivare la marijuana è fondamentale per una coltivazione di successo, sia indoor che outdoor. Scegliendo un terreno di qualità che soddisfi le esigenze nutrizionali e strutturali delle tue piante, sarai sulla buona strada per un raccolto abbondante e di successo. Ottimizza il tuo terreno e guarda le tue piante di marijuana prosperare!

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