diferencias entre indica y sativa

SATIVA vs. INDICA
Cosa sono? Quali sono i loro effetti? Quali differenze?

In tutto il mondo esistono centinaia di varietà di cannabis, ognuna con il proprio nome e le proprie caratteristiche. Tuttavia, nonostante la grande diversità, tutte derivano da due grandi genetiche ben conosciute: Sativa e Indica. In questo articolo vedremo le differenze tra una pianta Sativa e una Indica.

Iniziamo con la genetica Sativa.
Questo tipo di piante nasce in zone intertropicali di Paesi come Thailandia, Laos, Cambogia, Colombia, Messico, India, Cina, Congo, Sudafrica…

Sono varietà che presentano una struttura molto alta, slanciata, con rami sottili e facilmente gestibili. Le foglie sono lunghe e sottili, di un verde chiaro facilmente distinguibile dalle Indica.

Il loro rapido sviluppo porta a una produzione abbondante, ma necessitano di un periodo di fioritura più lungo, tra le 9 e le 12 settimane, a seconda della varietà.
Questa genetica contiene più THC che CBD, il che significa che una pianta Sativa ha un effetto principalmente cerebrale, accompagnato da: euforia, agitazione, motivazione, buon umore, aumento dell’appetito…

Per quanto riguarda la coltivazione:
Indoor bisogna pianificare bene lo spazio per evitare problemi di altezza. Alcune Sativa possono raggiungere anche i 5 metri.
Per questo motivo, con alcune genetiche Sativa si consiglia di passare direttamente al fotoperiodo 12/12, così da controllarne meglio l’altezza.
Inoltre, a seconda della varietà, potrebbe essere necessario eseguire la tecnica di potatura dell’“apice”.

Questa pianta non è nota per il consumo elevato di nutrienti come le Indica. Essendo originaria delle zone tropicali, dove umidità e temperature sono elevate, si è adattata a consumare meno nutrienti dal terreno e più attraverso le foglie (via fogliare).
Per ottenere una resa migliore, la EC ideale nelle Sativa è tra 1.6 – 1.9, valori sufficienti per ottenere un buon raccolto.

Tutto ciò è dovuto al fatto che questa genetica, essendo più alta e con un periodo di fioritura più lungo, richiede aumenti e diminuzioni graduali nei nutrienti. Inoltre, è molto sensibile al sovradosaggio di fertilizzanti, quindi bisogna prestare molta attenzione alle dosi di ogni irrigazione. Se si riesce a mantenere l’equilibrio, la soddisfazione al raccolto sarà grande.

I fiori sono allungati, leggermente ariosi ma con una consistenza spugnosa, poco compatti. Questo permette una migliore traspirazione dell’umidità, meccanismo sviluppato naturalmente nel suo ambiente tropicale: perfetto per combattere funghi come la botrite.

Che sapore otteniamo?
Il sapore delle Sativa richiama chiaramente le loro origini tropicali. Nonostante l’enorme varietà, tutte le Sativa presentano note che ricordano: ananas, pompelmo, speziato, floreale, melone… un vero mix tropicale.

Consigliata a coltivatori esperti, ma non preoccuparti: nella genetica Sativa ci sono tantissime varietà adatte anche a chi inizia. Per saperne di più, contatta i nostri esperti: ti aiuteranno in tutto ciò di cui hai bisogno.


Differenze tra Sativa e Indica

Ora vediamo la Indica.

Questa genetica proviene dalla valle della catena montuosa dell’Hindu Kush, ramo occidentale dell’Himalaya. Si estende nei Paesi circostanti.

Per via del clima della zona di origine, la pianta assume caratteristiche fisiche visibili a occhio nudo: struttura compatta, rami resistenti, foglie larghe di colore verde scuro, e tende a crescere più in larghezza che in altezza.

Questo tipo di piante è facile da coltivare, perfette per coltivatori principianti, sia indoor che outdoor.

Cresce con vigore, ma quando passa dalla fase vegetativa alla fioritura, il suo sviluppo rallenta. Raggiunge al massimo 1,70 m indoor e 2,70 m outdoor, con una fioritura che va dalle 7 alle 9 settimane.

Il consumo di nutrienti di questa genetica è superiore rispetto alla Sativa, con una EC ottimale tra 2.0 – 2.2.
Grazie alla sua origine, la pianta si è adattata ad assorbire la maggior parte dei nutrienti dal suolo e pochissimi per via fogliare.

Va detto che è molto difficile sovraconcimarla.

Le piante Indica producono fiori visivamente molto belli, duri e compatti. Sono anche famose per la grande quantità di resina, ideale per produrre hashish.

Per quanto riguarda il sapore e l’aroma:
Sono molto variabili, ma in tutte le varietà Indica si possono ritrovare note di terra, muschio, agrumi, dolcezze…
L’effetto delle Indica è sempre rilassante, ottimo per staccare la spina dopo una lunga giornata di lavoro o per alleviare lo stress. È molto apprezzato in ambito medico, poiché ha aiutato ad alleviare o eliminare dolori cronici o acuti.

Raccomandata per persone molto nervose o con ansia. Sconsigliata al mattino presto, poiché potrebbe lasciarti troppo rilassato per affrontare la giornata.

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